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Dei Chiccheri e dei Gazzillori

Ogni Contrada li chiama a modo suo ma ognuna deve farci i conti: sono i Chiccheri e i Gazzillori.

Il Chicchero è il Jolly che ti esce dal mazzo all’improvviso, perlopiú nei giorni del Palio. Qualcuno si palesa prima, alcuni esattamente il giorno della Corsa. Come i jolly delle carte, ci sono Chiccheri buoni e Chiccheri cattivi. Quelli che se li peschi magari hai 40 per buttare giú le carte e quelli che se ti rimangono in mano ti tocca anche pagare 16. I primi sono quelli che capiscono di essere Chiccheri e si mettono a disposizione anche piú dei Supercontradaioloni (di loro parleró un’altra volta). Un Chicchero buono è per sempre, come un diamante. Quelli cattivi invece, ignari della propria condizione di Chiccheraggine, ma comunque parzialmente consapevoli di essere arrivati con l’ultima intasatura dei tombini, scelgono ammennicoli o gadget che dimostrino in maniera conclamata che ci sono anche loro. Per cui fanno incetta di magliette, cappellini, hanno il fazzoletto ultimo modello, hanno l’anello al dito e a volte l’orecchino al naso. L’unico modo per combattere i Chiccheri è “la rospata”. Dicesi rospata, la repentina modifica del tono della tua voce con la quale fai presente al Chicchero che quello che stava facendo non corrisponde ai canoni contradaioli per come te li hanno insegnati da piccino. La rospata aumenta la propria efficacia se accompagnata da moccolo e/o da manata rumorosa sul bancone del bar sul quale il suddetto ha appena rigettato la cena.

Vi sono poi i Gazzillori. Il gazzilloro è un coleottero dal colore verdognolo che ti ritrovi nella case di campagna quando la temperatura esterna è minore di quella interna. Per cui te lo puoi trovare in casa in ogni mese dell’anno. E il problema è che sono animali mimetici. Sono quelli che partono all’attacco senza alcuna forma di rispetto nei tuoi confronti. Quelli che ti criticano se una cena costa sette euro invece di cinque, quelli che se dici di trovarti in un punto dopo la prova si fermano a vedere due contrade che se le danno, quelli che ti spiegano cosa stava pensando il mossiere durante la mossa non valida, quelli che si lanciano in una cazzottata non loro solo perchè “mi trovavo lí”, quelli che se gli fai notare una cosa ti dicono: “Stai zitto, Puro!”. Il Gazzilloro è un mutaforma. Potrebbe essere anche uno dei tuoi migliori amici che a un certo punto impazzisce e fa “la Gazzillorata”. Per difendersi dalle gazzillorate non esiste la rospata. Il contradaidolo che assume la forma di gazzilloro, nel momento della gazzillorata è inconsapevole, va risvegliato. Spesso basta un “Ohhhh!”, detto a crescere fino a che il colore della tua faccia non assume il colore di un San Marzano con strabuzzamento degli occhi e rigonfiamento delle vene del collo. Se la cosa non riesce, non si tratta di “Semplice Gazzillorata commessa da contradaiolo”, la cui terapia è “parte a culo con scuse e successiva bevuta”, in quel caso si tratta proprio di Gazzilloro che, essendo una bachera di campagna, va preso a scarpate.

Boarderliners_Jee-Hwang

Concittadini: piccolo vademecum per capire come ragionano (qualunque sia la tua città)

Navigando tra i post dei tuoi concittadini è possibile definire alcuni atteggiamenti ricorrenti che possono essere categorizzati come personaggi di una commedia. Vediamo se manca qualcuno…

Il Polemico dice NO a quasi tutto.
L’Accomodante dice SI a quasi tutto.
Il Critico dice NO ad alcune cose. Quelle che non vanno.
L’Autorevole dice di SI ad alcune cose. Quelle giuste.
Il Cacacazzo è un Critico che ripete la stessa cosa più volte.
L’Autoritario dice NO alle idee degli altri e SI alle sue.
L’Ipocrita dice SI ma pensa NO.
Il Bastiancontrario dice NO anche se pensa SI.
L’Opportunista dice SI o NO, in ordine sparso; basta che gli convenga.
Il Lecchino dice SI, se quelli che contano dicono sì. E viceversa.
Il Pettiere dice il contrario di quello che dicono quelli che contano.
Il Succhiaruote dice quello che dice la maggioranza.
L’Incontentabile è sempre con la minoranza. E spesso lo fa pesare.
Lo Stronzo dice SI o NO, con una regola precisa: basta che sia sempre l’opposto di quello che pensi te.

L’immagine si intitola “Boarderliners” ed è opera di Jee Hwang. Andate a vedere altri suoi capolavori qui.

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10 miei grandi progetti mai nati

Progetti di quando pensavo di essere uno startupper di successo e avevo in testa delle idee meravigliose. Alcuni di queste hanno visto la luce e sono durate come un gatto in Autostrada. Altre sono rimaste solo degli embrioni durati il tempo di una risata.
1) “Trippa Advisor” (recensioni di locali trucidi)
2) “Chiavi in mano” (il kit di sopravvivenza per l’onanista)
3) “Il Braccio e la Mente” (diario di un viaggio fatto insieme al mio amico Michele Stabile)
4) “Meglio tardi che Mike” (format televisivo per quiz con domande piccanti, in onda a notte inoltrata)
5) “Una e trina” (naming per una sartoria gestita soltanto da una sarta bravissima)
6) “Rocco around the clock” (idea trash per orologio a pendolo con le sembianze di Rocco Siffredi)
7) “Cito interrotto” (pubblicazione editoriale sulle mie campagne mai approvate dai clienti)
8) “Vin Ahioooo” (vinaio stile Fight Club)
9) “PeperonCinico” (ristorante con cucina al limite della sopportazione del piccante)
10) “Meglio soli che scompagnati” (calzini venduti singolarmente)