Barack & burattini

Obama

Alcune piccole premesse per chi dovesse leggere questo post:
1) non sono uno che ha la puzza sotto il naso, ma nemmeno uno con l’anello al naso
2) non sono radical, né tantomeno chic
3) forse, se fossi stato in città ieri, il mio filmino con Obama l’avrei postato anche io
4) voglio bene a Siena esattamente come voi, né più, né meno.
5) se venisse un Obama al giorno sarei più che felice

Bene, ora posso partire a scrivere.

Ho visto sui social un grande interesse tra i miei concittadini per l’arrivo di Obama a Siena. Bene. Mi ha ricordato l’arrivo di Carlo V salutato da folle festanti. Quindi mi giunge d’obbligo, per amor di metafora, provare a ragionare “alla senese” per cercare di spiegare quel che penso di Obama.

Obama è l’ex capitano di quella contradona che ci ha fatto fare da sgabello fin da quando nel ’44 ci fece togliere la cuffia. Che c’entra, è vero anche che nel ’44 si veniva fuori da un periodo nero e che negli ultimi due o tre anni ce ne avevano date come noci. Ê vero che ci pagarono il Palio e ci ricostruirono la società che ci avevano bombardato. Ci dettero fantino e rincorsa. Da allora siamo alleati ma il rinfresco glielo facciamo solo noi. Che c’entra, gli s’è mandato una manciata di delinquenti a vivere nel loro territorio che si sono anche organizzati e qualche volta sono entrati anche in Seggio. Però loro c’hanno messo le mattonelle e i braccialetti nelle nostre strade, quando ci sono le elezioni, la commissione elettorale sente anche loro. Una volta ci hanno fatto trovare un nostro ex priore in un bagagliaio e ci hanno tirato un missile nel palco per le prove. Ma non è sicuro che siano stati loro.
Ragazzi, non scherziamo, mica dico che la cuffia sarebbe stata meglio, o che sarebbe stato meglio essere sgabelli della loro avversaria. Però c’è toccato ingollare diversi fantini che facevano quello che conveniva a loro, specialmente il Gobbo Saragiolo. Ogni tanto c’hanno fatto vincere qualche prova, anche qualche Palio via via per farci credere che si stava bene. Però, diciamocelo, si voleva essere liberi di comandare e c’hanno soverchiato. E ce lo siamo anche fatto garbare.
Ieri è venuto l’ex capitano, quello simpatico, uno del popolino a giudicare dal colore. Infatti, come quelli del popolino, gioca a golf e fa una bella sottoscrizione.
Il capitano nòvo, invece, non mi garba per niente. Alle elezioni è passato male e gli si sono dimessi già un mangino e il vicebarbaresco. Ha fatto il capitano solo perché è pieno di quattrini. È uno che le spara grosse. Secondo me non arriva alla fine de mandato. Lo fanno dimette’ prima.
Almeno poi ritorna quello ganzo, che mangia la tagliata coi porcini del congelatore. E quando girano gli si riapre la chiesa e gli si spiega colle bandiere. Che tanto come bisogna fare il Palio ce lo spiega lui.

1 commento
  1. Andrea Marroni
    Andrea Marroni dice:

    Giampiero, non so se tutti possono capire la genialità di questa metafora, soprattutto il capitano nòvo senza mangino e barbaresco

    Rispondi

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