Il Nazional Populista anti Sanremo
Il disagio degli ultimi giorni mi ha portato a scrivere questo post in cui riuscirò difficilmente a celare la mia vergogna nel dover ammettere che a me Sanremo mi garba. Vi dirò di più, ieri non l’ho potuto guardare e l’ho registrato. Mi duole ammetterlo così pubblicamente perché, nella fame di like e di consenso social che ci pervade, è spuntato un altro mostro che va ad arricchire la carrellata dei miei Monsters & Co: il Nazional Populista Antisanremese.
Si palesa preferibilmente su Facebook ed ha un’età variabile tra i trenta e i cinquanta; gli under trenta che non guardano Sanremo perché gli fa schifo davvero, di solito evitano di sbandierarlo. Spesso il nostro eroe manifesta il suo dissenso nei confronti del Festival dei Fiori condividendo video di gruppi rock di nicchia che in pochi conoscono ma che mai si sognerebbero di pestare lo stesso palco di Carlo Conti. E men che meno di Maria di Amici.
Il Nazional Populista anti Sanremo ha un paio di obiettivi grossi: Gigi D’Alessio e Al Bano. Sono quelli contro cui sparare sperando di ottenere in cambio il maggior numero di like, commenti, condivisioni. La combinazione di un post a stronco su Gigi D’Alessio + Giusy Ferreri moltiplica di 1,5 volte il numero di like.
Il soggetto in questione, per potersi inserire nel flusso dei tweet con l’hashtag #sanremo2017, mantiene un legame con l’evento lasciandosi un lembo di terra su cui poggiare i piedi: il/la cantante che ha fatto la gavetta (es. “Sanremo guardatelo voi, meno male che c’è Paola Turci”, “La Mannoia vale dieci Chiara!”). In questo modo si dimostra empiricamente di non essere inseriti nel gorgo dei talent (es. “Ma chi c***o è Sergio Sylvestre???”) e di avere guardato anche X Factor (che, alla stregua dell’aver votato Forza Italia o Pd, nessuno dice di averlo fatto mai).
Non vi fidate del Nazional Populista; l’intellettuale che la sera passa il tempo su Herman Hesse non posta contro San Remo. L’esperto di musica, se è un vero esperto di musica, sa bene che la musica è come la buona cucina: c’è quella dello chef stellato e c’è quella della nonna, e sono buone entrambe.
Il Nazional Populista ha bisogno di voi: aiutatelo. La prossima volta che lo incontrate per strada fategli una carezza e ditegli: “salutami i Jalisse”. Lui capirà che avete capito e si commuoverà, e allora, come due membri di una setta segreta, vi scambierete informazioni su Lola Ponce e Giò Di Tonno, su Tosca e su Aleandro Baldi.
Perché, alla fine dei Conti, Sanremo è Sanremo. Anche per lui.
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