Il momento magico
Faccio il pubblicitario. No, non vendo gli spazi dove si attaccano i manifesti. Sono un copywriter (quello che scrive i testi, non quello che pensa alla parte visiva) e, lo giuro, non mi occupo di diritto d’autore; almeno non come attività principale. Non sono un grafico e nn sono un fotografo, quelli sono altri mestieri e vanno chiesti i biglietti da visita ad altri professionisti. Il mio lavoro è cercare le parole nel vocabolario e metterle insieme provando a farlo in una maniera che nessuno aveva pensato prima. A volte mi riesce e a volte no. Quando non mi riesce vengono fuori degli obbrobri che se fossi un ingegnere civile sarebbero dei palazzi a rischio di crolli devastanti. Ma quando magicamente spunta un ombrello colorato sopra una massa di ombrelli scuri, allora ti ricordi che vale la pena vivere aggrappato ad un palo fatto di ansie mentre sotto di te scorre il fiume del tempo. Ecco, adesso è uno di quei momenti. Sono appena riuscito a strigare un nodo che mi si era bloccato tra l’occhio e l’orecchio destro, dentro il cervello. Non trovavo un aggettivo e invece non capivo che quello che mi mancava era una virgola.
L’istante in cui riesci a trovare un titolo che funziona è un momento magico. Quasi come quando ti accorgi che stai per baciare una tua compagna di classe per la prima volta. Non così tanto magico, ma quasi.
Una volta, per non perdere il momento, mi alzai dal letto tra gli insulti di colei che si è accaparrata il 75% del piumone, presi una matita e, siccome non trovavo né fogli, né telefonino per appuntarci sopra quella frase bellissima, scrissi il titolo sul comodino. Ci è rimasto alcuni mesi fino a che non mi decisi di cancellarlo. Tanto la campagna era già fuori.
Stanotte andrò a dormire con il sorriso sulle labbra. Domani andiamo in presentazione e già mi vedo il cliente davanti che mi dice: “Ma si togliesse quella virgola?”. E come faccio a spiegargli questa cosa del “momento magico”? “No! Non si toglie! Dovrai passare sul mio cadavere.” Sognare non costa nulla.
Buonanotte. Poi vi faccio sapere come è andata a finire.
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