Ricetta dello Spezzatino alla Giampy
Chiedete al vostro macellaio di fiducia 2,5 kg di spezzatino di vitello per 7 persone. Il segreto della ricetta è aprire il cartoccio e capire che con quella carne si sfama il Burquina Faso. Iniziate a fare il battuto per il soffritto con la mezzaluna (non con il Girmi, mi raccomando). Alla quarta cipolla iniziate a piangere pensando a tutti i giramenti di palle dell’anno appena trascorso. Ricordatevi che non si piange sul latte versato perché il latte non fa parte della ricetta. Soffriggete il battuto con molto olio extravergine di oliva che vi ha portato un vostro amico che ha un casolare vicino ad Asciano. Rosolate bene il vitello e anche il vostro pollice e indice di entrambe le mani. Il fuoco sotto il tegame deve essere basso, come il profilo da tenere sui social. Fate ritirare bene l’acqua della carne e aggiungete abbondante vino rosso, tanto quanto ne berreste in una serata alla Taverna del Capitano. Quando anche il vino è ritirato, mentre continuate a girare con pazienza, guardate il finale di Titanic, che avete iniziato a vedere all’inizio della cottura. Mentre Jack affonda versate polpa di pomodoro (non passata; mai la passata, sempre la polpa). Quando la parte grassa del sugo si separa dalla parte liquida, significa che va bene. Assaggiate per capire se lo spezzatino è sciocco come voi che vi arrovellate a pensare a come si stava meglio prima. Aggiungete peperoncino quanto basta a far risvegliare antiche pulsioni sessuali sopite. Riassaggiate lo spezzatino. Se è duro (lo spezzatino) aggiungete poco brodo. Fate ritirare e lasciate riposare. Soprattutto voi stessi.
Immagine: © The Estate of Jean-Michel Basquiat/ADAGP, Paris/ARS, New York 2014
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